giovedì 29 ottobre 2015

I marò sono innocenti, tutte le falsità indiane - Annex 2


ANNEX 2: FIR, La deposizione di Freddy
Lo ANNEX 2 riguarda la prima testimonianza "recitata" (orale) resa alla Polizia da Mr. Freddy Bosco comandante del peschereccio al suo rientro nel porto di Neendakara.
L'inizio della deposizione
L'inizio della deposizione
L'Orario dell'Incidente
Approdo a Neendakara
Un'immagine del drammatico rientro del St.Antony nel porto di Neendakara, nel riquadro Freddy Bosco

L'approdo avviene intorno alle ore 11:00 PM ist, alla presenza di un gran numero di curiosi e dei media locali ai quali al momento di scendere a terra Freddy rilascia delle dichiarazioni.
Dichiarazioni spontanee rese di fronte a microfoni, telecamere e testimoni alla presenza di un graduato di Polizia. e registrate da VENAD News in un video rilanciato dai network televisivi indiani (NTDV) e pubblicato il giorno seguente su YOUTUBE.COM, all'indirizzo www.youtube.com/watch?v=Ya48kLyjyB4 (dal minuto 2'05" a seguire)
Disponibile per la visione e il download anche al seguente indirizzo: seeninside.net/piracy/neendakara.flv
Le ho fatte tradurre dalla lingua Malayalam, in cui si esprime il Bosco. Traduzione che in seguito è stata ripetuta, verificata e confermata da innumerevoli soggetti (giornalisti e televisioni che hanno rilanciato la notizia nel luglio 2013).
La sparatoria contro il peschereccio St. Antony è avvenuta secondo il comandante del peschereccio alle ore 9:30 PM ist circa.
Da notare come, dopo che Freddy Bosco ha dichiarato che la sparatoria è avvenuta alle 9:30 PM ist nel video uno dei presenti chieda "ma non è avvenuta alle 5:00 PM?" - Bosco ribadisce: "No, alle9:30 PM".
Le parole con cui apre la ricostruzione dell'incidente sono proprio: "verso le 9:30 PM ho udito un rumore enorme..."

martedì 27 ottobre 2015

I marò sono innocenti, tutte le falsità indiane - Annex 1


PREMESSA
Nel corso delle udienze che si sono svolte presso il Tribunale Internazionale sul Diritto nel Mare di Amburgo (di seguito ITLOS), relative alla richiesta di parte italiana per il ricorso all'arbitrato previsto dai trattati internazionali vigenti, le due parti (Italia e India) hanno espresso per bocca dei loro rappresentati ufficiali le proprie ragioni sulla controversia.
Tutti i verbali degli interventi sono riportati in una apposita pagina web dello ITLOS, e sono scaricabili in formato .pdf;
LINK  alla pagina ITLOS dedicata alla vicenda

Poiché lo ITLOS era stato chiamato a sentenziare unicamente sulla competenza di giurisdizione(quindi se spettasse all'Italia o all'India in diritto di imbastire un processo penale sui fatti del 15/2/2012)non c'era ragione per nessuna delle parti di intervenire con affermazioni di colpevolezza o innocenza a carico dei due accusati dall'India, M. Latorre e S. Girone.
Ma mentre da parte italiana ci si è attenuti a questo concetto da parte indiana è accaduto il contrario e i rappresentanti dell'India hanno più volte proclamato la colpevolezza dei due accusati come se questa fosse già stata accertata in un processo penale che neanche in India è mai iniziato.
Addirittura prima ancora che l'ITLOS iniziasse le audizioni verbali dei vari rappresentanti delle parti in causa l'India ha depositato un documento scritto in cui si descrivono gli eventi e si proclama dandola per certa la colpevolezza dei due militari italiani per la morte dei due pescatori.

martedì 20 ottobre 2015

ENRICA LEXIE: ANALISI TECNICA (ANNEX 8 e 7)

Annex 8: Scena del Crimine: il Sopraluogo


Scene examination report No. B1-873/FSL/2012, 19 April 2012
In questo documento gli inquirenti indiani esaminano la scena del crimine:
  1. Salme
  2. Petroliera Enrica Lexie
  3. Peschereccio St. Antony
Ci interessa per le conclusioni a cui giunge:

ANNEX 8 Le conclusioni
ANNEX 8: Conclusioni finali
  1. I proiettili sono sparati da fucili cal. 5.56;
  2. La direzione della traiettoria è verso il basso.
Quindi ci troviamo di fronte a conclusioni precise, ma di cui dobbiamo trovare riscontri nel testo del documento.

Il documento

Si tratta di un documento in 5 pagine (cinque!) in cui si esaminano:
- Due salme di persone uccise con armi da fuoco
- Una petroliera da 50.000 tonnellate
- Il peschereccio
Al peschereccio sono dedicate 2 (due!) pagine in cui si rilevano gli impatti di tre proiettili che hanno colpito l'imbarcazione, che è fatta interamente in legno.
Il sopralluogo è fatto il 17 febbraio 2012, quindi 2 giorni dopo i fatti.
Queste le misure dei fori rilevati:

venerdì 16 ottobre 2015

È DA LORO CHE DOBBIAMO IMPARARE, LO DICE LA BOLDRINI

Ecco chi è l’Imam che secondo Laura Boldrini deve “darci una lezione”

Laura Boldrini una ne fa e cento ne pensa. E, ogni volta, si imbarca in situazioni imbarazzanti, sgradevoli, a dir poco spiacevoli. Per il ruolo che riveste, dal Presidente della Camera ci si aspetterebbe prudenza, cautela, una buona dose di circospezione. Soprattutto quando si aprono le porte di Montecitorio a personalità straniere, a soggetti particolari. Invece, alla Boldrini queste doti sono del tutto estranee. Solo che, questa volta, rischia di farla ancora più grossa.


mercoledì 14 ottobre 2015

Enrica Lexie: Analisi Tecnica (Annex 4 e 48)

Annex 4 - Autopsia 'Sasikala'

Post-mortem report of Mr Ajeesh and Mr Valentine, 16 February 2012



Con l'uscita dei documenti indiani dalla cassaforte in cui erano stati tenuti fin dall'inizio quello che sicuramente ha ricevuto maggior risalto sulla stampa italiana sono state le autopsie, per l'ovvio motivo che indicavano un dato oggettivo e facilmente comprensibile: le misure di un proiettile.

In questa analisi mancando ovviamente le competenze per entrare nel merito dell'aspetto medico-legale (nessuno dei professionisti del settore che sono stati interpellati ha voluto finora commentare i documenti) ci limitiamo all'analisi delle misure dei due proiettili repertati, il primo nella salma del pescatore più anziano Valentine e il secondo nel giovane Pinku.

martedì 13 ottobre 2015

COS’AVEVANO DA CONFABULARE L’ALTRO GIORNO PIETRO GRASSO, MARIA RIDENS BOSCHI E IL VICEPRESIDENTE DEL CSM (DI RITO RENZIANO) GIOVANNI LEGNINI? IN EFFETTI GRASSO, AHILUI, HA UN PROBLEMA: ROSARIO AITALA

E’ il suo consigliere diplomatico, colui che gli organizza viaggi, incontri e ricevimenti in giro per il mondo. Un’attività che al presidente Grasso, e a sua moglie Maria, piace davvero un sacco; ma che rischia di ridursi molto presto. Perchè Aitala in realtà non è un diplomatico ma un magistrato. Siculo. Fuori ruolo... 


Cos’avevano da confabulare l’altro giorno, alla sala Zuccari del Senato, il presidente Pietro Grasso, la ministra delle (ri)forme Maria Ridens Boschi e il vicepresidente del Csm (di rito renziano) Giovanni Legnini? Beh, l’agenda ufficiale era chiarissima: presentavano un mattonazzo su tutte le Costituzioni italiane degli ultimi due secoli, un volume di un miliardo di pagine con formidabile prefazione di Legnini e stupefacente presentazione della Boschi.
Quanto a Grasso: ovvio, faceva gli onori di casa.

Ma… ma… ma forse i tre non parlavano solo delle Costituzioni passate o future, per esempio quella di madama Boschi, in votazione pochi metri più in là? Forse, come sospettano i maligni - e si sa cosa diceva Andreotti del pensar male: che si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina – forse all’incorruttibile Robespierre dell’antimafia premeva discutere con Legnini di qualche altro argomento un po’ più personale?

lunedì 12 ottobre 2015

Enrica Lexie: Analisi Tecnica (Annex 1 e 2)


PREMESSA
Nel corso delle udienze che si sono svolte presso il Tribunale Internazionale sul Diritto nel Mare di Amburgo (di seguito ITLOS), relative alla richiesta di parte italiana per il ricorso all'arbitrato previsto dai trattati internazionali vigenti, le due parti (Italia e India) hanno espresso per bocca dei loro rappresentati ufficiali le proprie ragioni sulla controversia.
Tutti i verbali degli interventi sono riportati in una apposita pagina web dello ITLOS, e sono scaricabili in formato .pdf;
LINK  alla pagina ITLOS dedicata alla vicenda

Poiché lo ITLOS era stato chiamato a sentenziare unicamente sulla competenza di giurisdizione(quindi se spettasse all'Italia o all'India in diritto di imbastire un processo penale sui fatti del 15/2/2012)non c'era ragione per nessuna delle parti di intervenire con affermazioni di colpevolezza o innocenza a carico dei due accusati dall'India, M. Latorre e S. Girone.
Ma mentre da parte italiana ci si è attenuti a questo concetto da parte indiana è accaduto il contrario e i rappresentanti dell'India hanno più volte proclamato la colpevolezza dei due accusati come se questa fosse già stata accertata in un processo penale che neanche in India è mai iniziato.
Addirittura prima ancora che l'ITLOS iniziasse le audizioni verbali dei vari rappresentanti delle parti in causa l'India ha depositato un documento scritto in cui si descrivono gli eventi e si proclama dandola per certa la colpevolezza dei due militari italiani per la morte dei due pescatori.

sabato 10 ottobre 2015

DUE PESI E DUE MISURE, PERCHÈ?

In questi giorni si sta decidendo l'estradizione, verso il Marocco, di Abdel Majid Touil. Il cittadino del Marocco sembra implicato nella strage del Museo del Bardo ma "la Procura generale di Milano ha chiesto alla Corte d'Appello di non estradare verso la Tunisia Abdel Majid Touil, il marocchino arrestato nel milanese lo scorso 19 maggio su richiesta delle autorità tunisine per l'attentato al Museo del Bardo dello scorso 18 marzo nella quale sono morte 24 persone, tra cui 4 turisti italiani. Il no all' estradizione viene motivato con il fatto che nel Paese nordafricano il reato di strage viene punito con la pena di morte" (fonte Ansa).

Riflessioni in materia di estradizione del cittadino italiano e riflessi sul caso “marò”

Il caso dei due fucilieri della Marina Massimiliano La Torre e Salvatore Girone attualmente sotto processo in India consente di formulare alcune interessanti osservazioni sull’art. 698 c.p.p. e sui limiti oltre i quali non è ammissibile l’estradizione di un cittadino italiano in un paese straniero.
Altresì consente di valutare ed esaminare una fattispecie penale spesso poco conosciuta nella sua completezza dai non addetti ai lavori, ovvero il reato di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.). Ma andiamo con ordine.
L’art. 698 c.p.p. statuisce: “Non può essere concessa l’estradizione per un reato politico né quando vi è ragione di ritenere che l’imputato o il condannato verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalità, di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali ovvero a pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti o comunque ad atti che configurano violazione di uno dei diritti fondamentali della persona”.

venerdì 9 ottobre 2015

Il riscatto? «Mai pagato» Ecco le bugie del governo su Greta e Vanessa


«Governo bugiardo» è l' accusa. E il governo, nel caso degli 11 milioni di euro di riscatto che sarebbero stati pagati per salvare Greta e Vanessa dai fondamentalisti islamici, ha la faccia imbarazzata di Paolo Gentiloni.

In serata il ministro degli Esteri deve giustificarsi al Senato nelle commissioni riunite, insieme alla collega della Difesa Roberta Pinotti. Lo fa alla fine di una giornata in cui ha parlato di Expo e slow food , migranti e human factor , senza mai dire una parola sulla clamorosa notizia. Ora, deve spiegare se in passato ha mentito al Parlamento.

Dopo la liberazione delle cooperanti rapite in Siria a luglio 2014, infatti, parlò di «indiscrezioni prive di reale fondamento e in qualche caso veicolate da gruppi terroristici. Solo illazioni: Italia contraria al pagamento». Era il 16 gennaio, già circolavano le voci su un riscatto pagato ai terroristi e si faceva proprio la cifra di cui si parla ora. Ma Gentiloni, nell' informativa alla Camera, fu molto netto. Adesso che quella arrivata dalla Siria sembra una conferma del pagamento ai rapitori e le polemiche esplodono Fi, Lega e M5S chiedono la sua testa.