sabato 21 giugno 2014

Lettera alla Ministro Federica Mogherini

Pubblicato sul profilo pubblico di Federica Mogherini



Egregio Ministro degli Esteri Federica Mogherini,

da 857 giorni dura l'umiliante e vergognosa vicenda dei nostri due Marò indebitamente trattenuti in India e, tranne qualche risbile borbottio, tutto resta avvolto in un inerte quanto colpevole silenzio. Tre Governi, peraltro non legittimati dal voto popolare, si sono succeduti senza che si intraveda un concreto mutamento di rotta nella gestione di questa questione. Non mi curo tanto dei nostri due militari, chi serve la Patria in armi è perfettamente consapevole come questo comporti e il rischio della vita e quello di esser fatti prigionieri, ero Ufficiale di Complemento conosco bene quindi il dovere di un soldato, quello che i due Marò stanno compiendo con encomiabile dignità. Ma vi è differenza fra il cadere prigionieri e l'essere consegnati a forze ostili senza motivi, spero, o per motivi abietti che la storia non mancherà di mettere in luce. Il tradimento fa parte della natura umana, certo, ma quando questo si perpetua per tre Governi successivi, ripeto non legittimati dalla volontà popolare, allora non è più lecito tacere. 

E' palese che la vicenda si è svolta, ammesso e non concesso che si sia svolta, in acque internazionali ed è quindi altrettanto palese che la giurisdizione, secondo i trattati internazionali liberamente sottoscritti sia dall'Italia che dall'India, era Italiana. Pro bono pacis ben si sarebbe potuto accettare di trasferirne la competenza ad un organismo internazionale super-partes ma a puro titolo di concessione e pretendo comunque l'immediata liberazione dei due militari. Ma la totale mancanza del più elementare senso della Patria ha non solo tollerato ed incentivato l'arroganza Indiana, umiliando così il Paese che voi dovreste rappresentare, ma si è spinta al punto di tollerare che il nostro Ambasciatore, ancora violando spudoratamente il Diritto Internazionale, venisse bloccato ed usato come arma di ricatto. 

Tutto questo, in un Paese normale ( frase che la sinistra ama tanto) si chiama Alto Tradimento.

Mi risulta che l'Italia sia fra i principali finanziatori dell'ONU, così come mi risulta che sia il secondo per quanto attiene la fornitura di contingenti militari, abbiamo quindi un evidente potere contrattuale per costringere questa organizzazione a rispettare il suo stesso Statuto, che immagino Lei conosca a memoria, e ad intervenire con tutto il suo peso in questa vicenda, ma certo non lo farà di sua sponte, certo Lei, come del resto i suoi predecessori, dovrebbe essere al Palazzo di Vetro chiedendo con fermezza l'intervento delle Nazione Unite e minacciando non solo l'immediato ritiro di tutti i nostri militari impegnati all'Estero ma anche la cessazione immediata dei nostri finanziamenti. 

Servono queste missioni a tenere altro il prestigio dell'Italia ed il suo ruolo internazionale? Spero si sia accorta che noi contiamo come il due di picche grazie all'insulsaggine di una classe politica priva di ideali e di dignità, un raccogliticcio insieme di dilettanti allo sbaraglio. Da Cittadino auspico che Lei abbia un rigurgito di senso della Patria e si attivi immediatamente e concretamente per risolvere, valutando tutte le possibili opzioni, questa lercia questione. Le suggerisco, e chiudo, di rileggere la Convenzione di Ginevra in meriti ai diritti dei prigionieri di guerra, perchè tali vanno considerati i nostri Marò, fra i quali è chiaramente sancito il diritto-dovere alla fuga. 

Mi auguro che sappiate trovare altre e più dignitose immediate soluzioni.
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento