lunedì 16 giugno 2014

GIORGIO NAPOLITANO SCRIVE LETTERE AL GRAN MAESTRO MASSONE DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIA



Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un'altra lettera di risposta al Gran Maestro Gustavo Raffi, la seconda lettera in meno di 6 mesi. Questa lettera, datata 28 febbraio 2014, contiene un cordiale e lusinghiero messaggio di saluto ai partecipanti all'inaugurazione del nuovo tempio massonico del Grande Oriente d'Italia a Roma, denominato "Casa Nathan" [Ernesto Nathan fu il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, ebreo nato a Londra, cosmopolita, repubblicano e mazziniano, massone dal 1887, laicissimo ed anticlericale, Ernesto Nathan fu sindaco di Roma. Ricoprì la carica di gran maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1896 al 1904 e dal 1917 al 1919]. Giorgio Napolitano, come si evince dalla lettera, fu invitato per l'inaugurazione del nuovo tempio di Roma, alla quale però ha dovuto cortesemente rinunciare per impegni istituzionali.

Qui di seguito il testo della lettera del 28 Febbraio 2014:
"Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica
Roma, 28 febbraio 2014

Illustre avvocato,

il Presidente Napolitano la ringrazia per l'invito a presenziare alla inaugurazione del Centro polifunzionale del Grande Oriente d'Italia dedicato ad uno dei più grandi sindaci di Roma, Ernesto Nathan, ricordato nella storia cittadina come propugnatore di una amministrazione corretta e moderna, attenta alle esigenze di uno sviluppo pianificato della città e in particolare di una chiara laicità delle istituzioni pubbliche e scolastiche.
Sono spiacente di doverle comunicare che impegni istituzionali già da tempo previsti non consentono, purtroppo, al Capo dello Stato di presenziare alla cerimonia.
Il presidente della Repubblica, nell'auspicare che Casa Nathan possa inserirsi rapidamente nella grande tradizione dei centri culturali della nostra città, invia a lei ed a tutti i partecipanti un cordiale saluto, al quale unisco volentieri il mio personale. " 
Ciò è quanto si legge nella lettera che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, tramite il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra,

[Fonte della lettera del 28 Febbraio 2014:  http://www.grandeoriente.it/media/330576/Lettera-Marra-01-03-14.pdf

Immagine della lettera del 28 febbraio 2014:
napo mass
Sono passati meno di sei mesi dall'ultima lettera che Napolitano spedì al Gran Maestro Gustavo Raffi il 17 Settembre 2013.

Qui una parte del testo della lettera del settembre 2013: ""Il Presidente Napolitano esprime apprezzamento per i temi affrontati quest'anno, cultura e fratellanza, che testimoniano il costante e meritorio impegno del Grande Oriente d'Italia nel riaffermare quei principi di solidarietà e di contrasto ad ogni forma di integralismo che sono alla base di un'etica civile fondata sul dialogo e sul rispetto reciproco"
Napolitano si dice: "certo che dagli incontri previsti, che vedranno la partecipazione di autorevoli studiosi, potranno scaturire importanti contributi di analisi e riflessione".
Immagine della lettera del 17 settembre 2013:

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Mi preme specificare che altri legami noti collegano il Presidente Napolitano alla storiografia massonica della Repubblica Italiana. 
Per fare cenno a questi legami riporto uno stralcio di un articolo pubblicato sul sito personale di Luigi Pruneti, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia in merito all’appartenenza massonica del padre del Presidente Napolitano.

L’articolo, di cui riporto solo uno stralcio,  certifica appunto l’appartenenza massonica del padre del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano citando le considerazioni dello storico italiano della massoneria più celebre ed accreditato: Aldo Mola. 

Qui di seguito la parte d’articolo che c’interessa: “ Il prof. Luigi  Pruneti, Gran maestro della Gran Loggia d’Italia, ne ha parlato con il prof. Aldo A. Mola, direttore del Centro per la storia della massoneria. Dal loro colloquio emerge quanto segue. “Il padre di Giorgio Napolitano, Giovanni, nato il 17 febbraio 1883, fu iniziato massone nella loggia “Giovanni Bovio” di Napoli  il 20 giugno 1911, all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia (matricola 36.019). “Oltre che avvocato, Giovanni Napolitano (1883-1955) fu poeta di fama e saggista apprezzato, come ricorda Luigi Simonetti nel documentato articolo pubblicato in Cumignano e Gallo alle origini del Comune di Comiziano (Cimitile, ed. Tavolario). “La cosa non deve stupire affatto. Anche il padre di Giorgio Amendola, Giovanni, fu massone attivo e quotizzante, sia pure a fasi alterne: con maggiore assiduità nei momenti della persecuzione totalitaria. “Va aggiunto che nell’Appendice a Malaparte. Vite e leggende (ed. Marsilio, Premio Acqui Storia 2013) Maurizio Serra, Ambasciatore dell’Italia all’Unesco, Giorgio Napolitano ricorda i suoi incontri giovanili a Capri con Curzio Malaparte, “un comunista quasi dichiarato”. Subito dopo lo sbarco a Napoli (27 marzo 1944), Palmiro Togliatti “si precipitò a trovarlo”, attesta Napolitano. Pochi sanno che anche Kurt Suckert (“Malaparte”, appunto) fu iniziato alla Gran Loggia d’Italia dopo la vittoria del Listone fascista nelle elezioni del 6 aprile 1924 e pochi giorni prima dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Venne iniziato il 28 maggio 1924 nella loggia “Nazionale”, direttamente all’obbedienza del gran maestro Raoul Palermi (speculare all’altrettanto famosa  “Propaganda massonica”). “La documentazione – concludono Pruneti e Mola – dimostra che tanta parte della storia d’Italia è fluita anche tra le colonne dei templi, ove tanti italiani di valore si sono formati ai principi della libertà e della  tolleranza”. [fine citazione]
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