domenica 6 aprile 2014

NE PANE NE VINO, AHI AHI ANGELINO!

Alfano e i manifesti sul "coraggio" stampati tre giorni prima delle "rivelazioni" del pentito



Quando qualche giorno fa Angelino ha svelato lo slogan elettorale del Nuovo centrodestra per le Europee, "Insieme al nostro coraggio", tutti hanno pensato subito a uno sbocco di sincerità del leader siciliano. In effetti ci vuole coraggio, tanto coraggio a rimorchiarsi relitti come Casini e derelitti come i montiani sul barcone elettorale che tenta di superare lo sbarramento europeo in un mare popolato di grillini e berluschini. Qualcuno, maliziosamente, aveva fatto notare che forse lo slogan più adatto sarebbe stato "Insieme alla nostra faccia tosta", ma poi s' è capito che Alfano non si riferiva agli alleati. Ma allora, la domanda sorge spontanea, coraggio de chè, Angelino? Forse si riferiva allo sprezzo del ridicolo di un partito che sta al governo ma nessuno lo sa? O l'ardore della Lorenzin e di Lupi nel difendere con la macchinetta tra i denti le poltrone di governo? O magari alla forza bruta di Quagliariello nel duellare con la terribile Pascale? O forse allo spirito guerriero che esibisce Cicchitto quando si tira i gessetti con Bondi? Boh. Però poi, tre giorni dopo la presentazione dei manifesti sul "coraggio" di Alfano, spunta fuori una strana notizia, quello che appare a tutti come il più clamoroso colpo di culo pre-elettorale mai capitato a un leader politico nella storia mondiale: un pentito racconta ai magistrati di Reggio Calabria, che Cosa Nostra stava pensando di organizzare un attentato contro l’allora Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ritenuto dalla mafia il responsabile dell’inasprimento del regime carcerario del 41 bis. Roba da non credere, diciamoci la verità. Pare che lo stesso diretto interessato, dopo una rapida ricerca su internet, si sia ricordato di essere stato effettivamente ministro della Giustizia, solo 4 anni fa, in un governo Berlusconi: "google" ha cantato. Certo, deve essere stato ancora più bello scoprire che tre giorni prima erano stati presentati i manifesti, già affissi sugli autobus di tutta Italia, con quel riferimento al "coraggio" e il volto di un Alfano sorridente e impavido che sfida i suoi nemici, un messaggio che ai più era apparso incomprensibile soprattutto alla voce "nemici". Che grande coincidenza, che grande culo, Angelino...
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