martedì 28 gennaio 2014

MA COSA SIETE ANDATI A FARE IN INDIA? UN VIAGGIO DI PIACERE E QUALCHE FOTO?



Dopo due anni e in vista delle elezioni europee e, forse anche italiane, noto un gran fermento a mettervi in mostra, voi intrepidi e coraggiosi stipendiati avete deciso di recarvi in quel paese proprio durante una delle molteplici festività indiane per cui non avete potuto essere ricevuti da nessuna delle istituzioni, è solo un caso e non lo sapevate? no non ci credo e penso che l'abbiate fatto di proposito perchè coscienti che in quello Stato non siete nessuno e che  perciò nessuno vi avrebbe ricevuto. 
D'altronde di tempo, se volevate risolvere qualcosa, ne avevate visto che siete a occupare i santi scranni praticamente da quando avete dismesso il biberon o almeno dalla pubertà. Ora è arrivata l’età della vostra senilità con tutte le problematiche che può comportare ma noi siamo italiani e riusciamo a digerire tutto, vero?. 
No, io non ci sto a questa ennesima, come la vogliamo chiamare: pagliacciata?, io sono andato la?, ho rimpinguato il mio album fotografico facendo un istantanea con i due “trofei”?. 
Spiegatemi quali sono i risultati che avete portato a casa oltre alla utile visibilità sui media, avete una dignità? Mah! 
Io noto solo articoli sui maggiori media nazionali che fino a questa farsa poco e male hanno informato il popolo e seguito i fatti reali. Nel marzo del 2013 i due fucilieri di marina, Latorre e Girone, sono stati rimandati in India per la seconda volta contravvenendo a quanto recita la nostra “Carta” e le direttive dell’Unione Europea che contemplano che non è possibile estradare nessuno, neppure i criminali, in quegli stati dove è prevista la pena di morte, perché? interessi commerciali?. 
Cari “viaggiatori”e caro governo tutto io apprezzerei solo le vostre dimissioni, in toto, perché grazie a voi e solo a voi siamo ormai, noi, il terzo mondo (guardate le statistiche) e il popolo italiano non merita certo questo trattamento. Uscite dal vostro portamonete prima che sia troppo tardi per tutti noi ma anche per voi.
(Maurizio)
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