domenica 21 aprile 2013

DEUTSCHE BANK: IL RITORNO DEL BUCO CON LA BANCA INTORNO!




Mentre come abbiamo visto in Italia, ogni qualvolta la vicenda Monte dei Paschi di Siena torna alla ribalta giornalisti, analisti e blogger interessati amano fare casino, in Germania innosservata continua ad allargarsi la voragine Deutsche Bank, la voragine con quello che resta della banca intorno, una fossa che vale oltre l’80 % dell’intero pil tedesco…

Voi continuate pure a concentrare l’attenzione sul nuovo presidente della repubblica, su quello che urla Grillo o che sussurrano Bersani e Berlusconi con la complicità di Monti a seguire l’inutile gossip della politica italiana, mentre tutto intorno ai nostri confini la guerra prosegue e qua e la si odono esplosioni silenziate.

“Non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari! ” La nostra conoscenza del modo in cui funzionano le cose, nella società o nella natura, è avvolta nella nebbia della vaghezza. Grandi mali sono derivati dalla fede nella certezza.” (…) Le nostre vite abbondano di numeri, ma a volte ci dimentichiamo che i numeri sono soltanto strumenti. Pur non avendo un’anima, possono diventare dei feticci. Molte decisioni cruciali sono prese dai computer, strani congegni che divorano numeri, come mostri voraci, e che chiedono di essere nutriti con quantità sempre maggiori di cifre da masticare, digerire e risputare.” …cosi si esprime Kenneth Arrows,premio Nobel all’economia.

Si lo so, lo so dopo anni anche qualche giornalista italiano si è svegliato sul Giornale o sul Sole 24 ore e si è accorto che le banche tedesche sono le più esposte verso il club MED o che i fondi salvastati in fondo in fondo servono per utilizzare i soldi degli italiani per salvarle, ma non solo quelle tedesche anche quelle francesi e olandesi.
A proposito di Francia state sintonizzati nel fine settimana esclusiva sui crateri con le banche intorno!

Nei giorni scorsi una delle agenzie di rating la Egan Jones ha ridotto il rating della Germania
Mentre una tagliava la Germania da A+ ad A, anche per la debolezza di Deutsche Bank, l’altra confermava AAA (con outlook negativo) – Come mai una tale discrepanza? Forse perché Moody’s è pagata da chi emette titoli (Germania & co.), mentre Egan-Jones da chi li compra, al riparo dai conflitti di interesse delle “Big Three”…
La manipolazione dei valori e dei prezzi di azioni, titoli di stato, valute e, da qualche giorno, oro ed argento cui assistiamo da molti anni da parte delle banche centrali di tutto il mondo, è solo uno dei tanti paradossi economici che stanno prolungando e peggiorando il clima economico mondiale.

(…)  Egan-Jones segnalava nel rapporto di rating il delicato momento di Deutsche Bank, principale banca privata tedesca, la cui debole posizione patrimoniale è rappresentata dalla bassa capitalizzazione dell’istituto rispetto agli impieghi.
Egan-Jones ha un modello differente: i clienti che pagano per i servizi della società sono gli investitori finali. In un libero mercato questo dovrebbe essere il solo modello valido perchè l’unico che evita i conflitti di interesse (sui rating e sulla revisione di bilancio). Forse è questo il motivo della differenza di giudizio tra le due agenzie. A buon intenditore… Dagospia
Dopo Commerzbank anche Deutsche Bank ha bisogno di… udite udite 100 miliarducci di capitale aggiuntivo per provare a chiudere la sua voragine!

Nel frattempo mi raccomando lasciatevi condizionare …leggete tutte le fesserie che vengono scritte e state ai margini della grande occasione!

Ma questo è nulla in confronto a quello che attende nel fine settimana i sostenitori di Icebergfinanza e tutti coloro che vorranno liberamente sostenere il nostro viaggio in “Machiavelli e il pilota automatico…l’ultima grande occasione”  una notizia esplosiva che non troverete da nessuna parte oltre alla valanga d’oro e alcune visioni macro ma non solo per i prossimi due mesi.
(Tratto da: http://icebergfinanza.finanza.com)
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