lunedì 25 marzo 2013

Tutti con Silvio? Sì ma con i soldi pubblici: la “libertà” costa all’Atac 1 milione di mancati introiti

Trecentomila persone presenti. Sono questi i numeri stimati dal Pdl in merito alla manifestazione pro-Silvio andata in scena sabato. Con le metropolitane rigorosamente gratis. Da un primo calcolo approssimativo abbiamo stimato un milione e 200 mila euro di mancati introiti all’Atac, la società del trasporto pubblico urbano della Capitale che ha accettato un accordo con il Pdl. Quante altre persone, oltre le 300 mila stimate, si sono mosse gratis a Roma? Difficile stabilirlo.



Il coordinatore romano del Pdl Gianni Sammarco stima in 300 mila le persone che sono accorse in sostegno di Silvio Berlusconi nella manifestazione di sabato scorso.
Una conta dei consensi? Certo che si per il Pdl e per questo non si è fatto mancare proprio nulla. Nemmeno una convenzione con l’Atac (l’azienda di trasporto pubblico del Comune di Roma) per evitare che chi si volesse recare a dare sostegno a Berlusconi dovesse pagare il biglietto della metropolitana e del tram.
I tornelli sono stati aperti per tutto il pomeriggio di sabato al pari delle più importanti manifestazioni vaticane come i funerali di Giovanni Paolo II, l’elezione di Papa Benedetto XVI e anche l’elezione di Papa Francesco.

In nessun’altra manifestazione politica la metropolitana di Roma era mai stata aperta al pubblico, nemmeno durante i concerti del primo maggio quando in piazza San Giovanni si riversano milioni di persone. In questo caso però la convenzione con l’Atac è stata fatta col pieno accordo del Sindaco Gianni Alemanno.
Un altro danno per le casse già martoriate del Campidoglio. I candidati alle primarie del centrosinistra David Sassoli e Umberto Marroni pensano proprio di sì e per questo chiedono i conti al Pdl. Marroni, in minoranza anche nell’attuale amministrazione proprio oggi ha presentato in merito un’interrogazione al Campidoglio per sapere a quanto ammonta l’accordo tra Pdl e Atac.

UN DANNO DA UN MILIONE E DUECENTO MILA EURO
Noi non sappiamo quanto denaro abbia speso il Pdl per questa operazione di marketing. Possiamo tuttavia fare un calcolo quanto meno approssimativo di quanto denaro avrebbe incassato l’Atac senza l’accordo con il Pdl.
Tenendo conto naturalmente soltanto dei partecipanti alla manifestazione di Silvio Berlusconi. Lo facciamo avendo presenti i costi dei biglietti di tram e metropolitane per il Comune di Roma.
Due sono le tipologie di biglietto per i trasporti pubblici che avrebbero dovuto utilizzare le persone arrivate a Roma per quella occasione. La prima è il biglietto semplice dal prezzo di un euro che può essere utilizzato su qualsiasi autobus, tram, metropolitana, treno urbano entro il confine di Roma.
Vale 75 minuti nei quali si è liberi di cambiare tutti i mezzi che servono ad arrivare alla destinazione desiderata. E’ possibile proseguire la corsa fino a destinazione nel caso i minuti scadano mentre il passeggero è sul veicolo. Il biglietto va vidimato sulla prima vettura. Se si prende la metropolitana occorre timbrarlo una seconda volta.
C’è poi il biglietto giornaliero che costa 4 euro e da accesso ad autobus, metro, tram e treni urbani. Va vidimato una sola volta ed esibito per accedere alla metro.
Ora è facile pensare che con il biglietto semplice non si poteva seguire la manifestazione e tornare indietro. Se si voleva ascoltare il discorso intero di Silvio Berlusconi si doveva scegliere per forza di cose il biglietto giornaliero.
Con un calcolo approssimativo quindi il Comune di Roma e l’Atac con 300mila presenti alla manifestazione avrebbero guadagnato un milione e 200 mila euro.
Questo tuttavia resta comunque la cifra minore possibile per l’Atac. Tornelli aperti significa che anche i cittadini che non volevano affatto seguire la manifestazione del Pdl potevano accedere gratis alla metropolitana.
Insomma il Pdl ha pagato per tutti e ora la cosa che più preme a Sassoli e Marroni è sapere se l’entità dell’accordo con l’Atac supera il milione e duecentomila euro che di certo è andato perso nella giornata di sabato.
Anche se il danno ipotizzabile, tenendo conto di turisti e anche dei romani che ne hanno usufruito, potrebbe essere addirittura doppio.

ECCO QUALI LINEE DELLA METROPOLITANA SONO RIMASTE APERTE
Lo hanno dichiarato gli stessi manifestanti che hanno raggiunto piazza del Popolo per dare sostegno a Silvio Berlusconi.
Siamo arrivate qui – hanno dichiarato ai giornalisti presenti in loco – senza pagare”. Una notizia che ha fatto il giro di tutta la piazza ed è stata confermata un po’ da tutti. Soprattutto da chi non aveva preso il pullman da altre città pagato anche quello dalle direzioni locali del Pdl.
Grazie al conto pagato dal partito di Silvio Berlusconi all’Atac sono stati aperti i tornelli in tre stazioni della linea A (Anagnina, Cinecittà e Subaugusta) e tre della linea B (Eur, Palasport Santa Maria del Soccorso e Pietralata) per permettere il passaggio gratis dei manifestanti.
Chi però magari da Pietralata all’Eur si è spostato soltanto per portare i bambini alle giostre lo ha fatto a spese del Pdl. In quanti lo hanno fatto resterà comunque sempre un mistero come lo resterà anche quanti turisti provenienti da Anagnina e Subaugusta si sono recati a Cinecittà a spese del Pdl andata e ritorno senza colpo ferire.

LE REAZIONI DEL PD: VOGLIAMO SAPERE L’ENTITÀ DEL DANNO 
David Sassoli, candidato alle primarie del Pd del sette aprile, grida allo scandalo. Secondo lui la situazione resta “vergognosa in un momento in cui il trasporto pubblico è a pezzi e l’Atac si trasforma in un autonoleggio per Berlusconi”.
Cosa è più urgente – aggiunge Sassoli – aumentare le corse e ridurre i tempi di percorrenza per cittadini e turisti o allestire le navette per un comizio di partito?”.
Paolo Gentiloni, anch’egli candidato alle primarie del 7 aprile rincara la dose e aggiunge: “ E’ l’ennesima conferma della sconsiderata gestione di questa amministrazione. Quanto è costato alla città il mancato introito di un sabato pomeriggio? Chiederò che vengano resi pubblici non solo i costi di questa arbitraria decisione ma anche il contratto scritto stipulato con l’azienda?”.
Dello stesso parere anche Umberto Marroni che in qualità di capogruppo Pd al Campidoglio oggi ha presentato un’interrogazione al Sindaco di Roma “per conoscere la portata dei pagamenti effettuati dal Pdl nei confronti dell’amministrazione comunale al fine di coprire le mancate entrate derivanti dalla gratuità dei mezzi di trasporto pubblici per tutta la durata della manifestazione di piazza del Popolo a Roma. Mi auguro di non trovarci ancora di fronte a un sindaco di parte che piega gli interessi dell’amministrazione pubblica a quelli del suo partito”.

IL SINDACO E IL COORDINATORE REGIONALE DEL PDL: È TUTTO REGOLARE
Domande legittime quelle dei candidati alle primarie del 7 aprile prossimo se si considera che Gianni Alemanno ha liquidato la questione con  questa dichiarazione che ha lasciato tutti un po’ scioccati: “E’ un esempio lodevole di manifestazione a costo zero, senza costi a carico del Comune”.
E ci mancherebbe anche altro. Quello che però tutti sono interessati ormai a sapere è quanto ci perde il Campidoglio con l’accordo Atac Pdl.
Ad Alemanno però fa da cassa di risonanza quello che dichiarerà poco più tardi il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso.
"E’ vergognosa, oltreché ridicola – dichiara a “Nuovo Paese Sera” -  la polemica di qualcuno in merito all’apertura dei tornelli in alcune stazioni della metropolitana di Roma. E’ la prima volta che un partito politico si fa carico delle spese straordinarie che una grande manifestazione comporta e che sono sempre pesate sul Comune di Roma. Anziché criticare, come al solito, invitiamo gli esponenti degli altri partiti e delle sigle sindacali a fare altrettanto".
"Il Pdl – secondo il coordinatore romano e deputato Gianni Sammarco - infatti ha dato oggi una grande prova di civiltà e responsabilità facendosi carico di tutte le spese, Atac ed Ama comprese, per facilitare l’afflusso di circa 300 mila partecipanti senza ripercussioni sulla viabilità. Per la prima volta i romani non hanno avuto costi materiali ne' economici da una manifestazione. In certi casi se proprio non so può parlar bene di qualcosa sarebbe meglio non parlarne".
Due sono le cose in questo caso: o il Comune di Roma e l’Atac hanno buttato dalla finestra denaro sicuro accettando l’accordo con il Pdl oppure che Silvio Berlusconi ha impegnato una cifra superiore al milione di euro per garantire che tutto si svolgesse “gratuitamente”.
In entrambi i casi però ci troviamo di fronte all’ennesimo scandalo che non si può ignorare in una fase di crisi delicata come quella che attraversano l’Italia e il Campidoglio.
(Fonte)
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